Newsletter
EN

Sarah Ancelle Schönfeld: Excuse me, may I have some gravel tea?

28.10.15 — 16.01.16

La mostra di Sarah Ancelle Schönfeld –intesa come una pausa e una rottura nel tessuto della percezione, un “tea time”- è un oracolo per l’esistenza digitale. L’ artista ha riorganizzato oggetti, verità e altre date condizioni in un suggerimento di possibili altre, o parallele realtà, messe a disposizione per l’interpretazione.


I buchi neri sono invisibili all’occhio umano, nessuna luce può sfuggire alla loro attrazione gravitazionale e la gravità è uno dei suggerimenti verso la loro assunta esistenza. Quando un oggetto viene inghiottito da un buco nero, le sue informazioni sono memorizzate sull’ orizzonte degli eventi. Alla fine, questa informazione evapora in universi nuovi o paralleli attraverso un processo chiamato Radiazione di Hawking.


Schönfeld ci invita a contemplare la suggestione del Pianeta Terra come un buco nero, dove tutta la materia planetaria è stata inghiottita e memorizzata come informazione sull’orizzonte degli eventi. Noi esistiamo in questa memoria di dati, che saranno poi respinti dal processo di evaporazione in altri mondi e galassie.

 

Come possiamo, dentro la memoria dei dati che è il nostro mondo, prepararci per essere evaporati? Come possiamo fluttuare nell’universo come serbatoi di informazione sfocata, incapaci di utilizzare tali informazioni, che noi siamo, per qualsiasi scopo pratico? Come navigare? Come e con chi comunicare?


Le opere di Sarah Ancelle Schönfeld possono essere viste come dispositivi multi-lineari di navigazione per un tempo previsto dopo l’evaporazione, di ristrutturazione della cultura umana, della natura e delle cosmologie, tramite l’utilizzo di liquidi prodotti di pulizia come luce che curva lenti gravitazionali, pellicce di sciamano come opzioni di viaggio e linguine di seppia come messaggi in codice da parte degli ancora sconosciuti vicini.

Leggi tutto Chiudi